Castiglione - Savona 2 - 1
Stadio San Pietro – Lusetti di Castiglione delle Stiviere (Mn), domenica 11 novembre 2012 – ore 14:30
Lega Pro – Seconda Divisione, girone A
XI giornata del girone di andata
FC CASTIGLIONE – SAVONA 2 – 1
FC Castiglione:
Iali, Marongiu, Pini, Sandrini, Solini, Notari, Prevacini, Chiazzolino, Ferrari (dall’82’ Maccabiti), Talato (dal 70’ Avanzini), Tonani (dal 64’ Mangili).
Altri a disposizione: Bason, Morandi, Faroni, Radrezza.
Allenatore sig. Lorenzo Ciulli
Savona:
Aresti, Taino (dal 50’ Gallon), Marconi, Miale, Antonelli, Quintavalla, Demartis, Agazzi, Romero, Cattaneo (dal 79’ Baglione), Carta (dal 75’ Vuthaj).
Altri a disposizione: Secondelli, Balzaretti, Belfiore, Cantatore.
Allenatore sig. Ninni Corda
Arbitro il sig. Valerio Marini di Roma 1, coadiuvato dal sig. Serpilli di Ancoa e dal sig. Croce di Fermo
Marcatori: 6’ Romero (rig.), 11’ Ferrari (rig.), 32’ Talato
Ammoniti: Prevacini, Ferrari, Talato; Marconi, Quintavalla, Carta.
Angoli: 4 a 4
Recupero: 0’ (I) e 5’ (II)
Spettatori: oltre 600, paganti 413 (87 abbonati), incasso 1.445 e (rateo abbonamenti compresa).
NOTE: giornata di pioggia abbondante. Terreno pesante ma in condizioni totalmente accettabili. Ca. 50 i tifosi ospiti sistemati nel settore loro dedicato.
Il commento di Ernesto Valerio:
IL DRAGHETTO GRISU’
Da incendiari a pompieri: la bravura di chi deve convivere, per le proprie capacità e talenti, con le vertigini della classifica alta, sta nel saper dosare gli entusiasmi. E nel sapere che nella foga di essere ai limiti della perfezione si può diventare pericolosi piromani, a fronte invece di un sano impegno da … pompieri. Per questo, con ironia e un pizzico di malinconia adolescenziale, citiamo nel nostro editoriale odierno Grisù, il giovane draghetto che nonostante fosse, per sua natura, un portatore di fuoco, cosa sognava di essere? Ma un pompiere, ovviamente. E nella sua dura corazza, sapeva contenere le pericolose fiamme, desideroso invece di spegnere gli incendi.
Questo non significa non voler coltivare i sogni o fingere della modestia che stona con i risultati in campo. No, significa sapersi godere questo periodo senza precedenti, in cui il termine “storico” rischia addirittura di essere riduttivo, senza privarsi della gioia della vittoria senza malizia. Il Castiglione è squadra solida, concreta, con la sfacciataggine pulita di chi è “giovane e bello” (ben sei le quote under oggi in campo dal primo minuto, contro le tre degli avversari) e di chi, appunto, scende in campo con la consapevolezza che quello che sta portando a casa è un passo in più verso la salvezza e non una corsa folle verso il primato. E con la salvezza in tasca quanto prima, solo allora poter dire “ci sono anche io” e giocarsela. Ma fino a quel punto, senza sciogliere i sogni o denigrare quel fuoco che vive sotto la cenere, vivere con la tranquillità di chi dei 42 ipotetici punti salvezza ne ha fatti 24. E dopo solo 11 giornate. Domenica prossima si va ad ovest, a giocare contro un’altra neopromossa, quel Vallée d’Aoste che incontrammo nella “fase scudetto” lo scorso anno, dopo la vittoria del campionato di D. Trasferta insidiosa, come tutte, e con l’incognita (psicologica, oltre che sportiva) di doverla affrontare da capolista.
Nota a piè di pagina sullo stadio e sul pubblico: si chiude con la partita odierna la prima “vera” campagna abbonamenti della storia rossoblu. “Vera” per le modalità che in tanti hanno imparato a conoscere: supporter card, biglietti nominali, ingressi con palmari, steward e controlli. Si chiude ad 87 abbonati, un numero che farebbe sorridere tifoserie grandi e piazze storiche, ma che nella piccola realtà del calcio aloisiano rappresentano un traguardo importante, un punto di partenza consistente per un futuro di amore e passione per la squadra della propria città che non può che crescere sempre di più. Per cui, 87 volte grazie, 87 volte Forza Castiglione.