Castiglione - Mantova 2 - 0
Stadio San Pietro – Lusetti di Castiglione delle Stiviere
Domenica 9 dicembre 2012, ore 14:30
Lega Pro Seconda Divisione – Girone A
XV giornata del girone di Andata
FC CASTIGLIONE - MANTOVA FC 2 - 0
FC CASTIGLIONE: Iali, Marongiu, Notari, Solini, Pini, Mangili (dall’89’ Borghetti), Sandrini, Chiazzolino, Talato, Maccabiti (dal 60’ Ruffini), Ferrari. Altri a disposizione: Bason, Morandi, Uggeri, Mor, Tonani
Allenatore sig. Lorenzo Ciulli.
MANTOVA FC: Festa, Vecchi, Bersi, Giordani, Bertin, Spinale, Galassi, Cerone (dal 65’ Pietribiasi), Esperimento (dal 73’ Guarco), Franchi, Del Sante.
Altri a disposizione: Maggio, Mambrin, Corso, Colonetti, De Respinis.
Allenatore sig. Sauro Frutti.
ARBITRO Verdenelli di Foligno, coadiuvato dai sigg. Tedeschi e Meschi
Marcatori: 39’ Maccabiti, 66’ Talato
Recupero: 2’ (I) e 4’ (II)
Ammoniti: Marongiu; Galassi
Espulso al 67’ Talato per doppia ammonizione
Angoli: 7 a 9 per il Mantova FC
Spettatori: oltre 1.400, paganti 1.041 quota abbonamenti compresa; incasso 6.210 euro rateo abbonamenti compreso.
NOTE: giornata freddissima, campo in buone condizioni.
Il commento di Ernesto Valerio:
46043 CASTIGLIONE DELLE STIVIERE
Sinceramente, non è semplice scrivere oggi, anche per chi lo fa “di mestiere” e di passione. Si tende a commentare gli eventi storici dopo tempo, la cronaca a caldo è infatti spesso un pericolo: troppe le emozioni, i sentimenti, le sensazione di corpo e mente che colpiscono chi si trova a pigiare i tasti di computer o a consumare una Bic su un foglio a quadretti. Questa è una di quelle volte, una di quelle in cui dovresti andare a dormire, farti otto-nove ore di riposo, una sana colazione e tuffarti poi in una nuova e piena settimana: solo con il “filtro” della vita quotidiana puoi riuscire a drenare tutto quel flusso di emozioni prima citato. Ma invece, la “dura” cronaca ti impone una visione immediata, rapida, “sul pezzo” (per restare nel tema) di quello che è stato. Ed eccoci, dunque. Oggi Castiglione, ed IL Castiglione, ha scritto la storia. Quella sportiva, non soltanto calcistica, della squadra di provincia che batte il capoluogo. Non un Davide contro Golia, non sono questi i tempi di Giganti e di bambini che si scontrano. Ma sicuramente, due mondi vicini ma diversi che si trovano uno contro l’altro, con enorme rispetto e stima (reciproca) ma con le sostanziali differenze che le caratterizzano. Per Castiglione questo era un vero banco di prova su tanti fronti: lo stadio Lusetti tirato a lucido (nonostante neve e maltempo di venerdì e sabato) che ospitava, per la prima volta tra i Pro, un derby da spalti colmi; per i tifosi rossoblu, che per anni hanno varcato i cancelli del Martelli come primi tifosi dell’allora AC Mantova, e per la loro “prima prova” contro una delle tifoserie più esperte e numerose della categoria; per la squadra, lo staff tecnico e la dirigenza aloisiana, che hanno “tenuto botta” alle pressioni emotive e mediatiche provate negli ultimi sette giorni. Sarebbe facile chiudere con un “complimenti a tutti”, e pur facendoli a coloro che in questi giorni si sono LETTERALMENTE (passatemi il francesismo) “sbattuti” affinché oggi potesse essere (a prescindere) una giornata PERFETTA, da ricordare, ovviamente non terminiamo così l’editoriale. Permettetemi due parole, strettamente personali. Vivo a Castiglione da oltre cinque anni, e ho vissuto le pagine più belle della storia calcistica della città. Per questo, sono grato a tutti coloro che mi hanno accolto e mi hanno fatto sentire una persona di casa, di famiglia, inserendomi perfettamente in un meccanismo umano e sportivo che era già bellissimo ed ingranato. Credo che “casa” sia sì il posto si lascia il cuore, ma anche quello in cui si decide di portarlo. Ed io, da lancianese fiero e doc., oggi mi sono sentito davvero castiglionese, ho sentito il derby come se fosse mio da sempre e al 100%. Mi sono sentito FIERO di essere CITTADINO e TIFOSO del Castiglionese, mi sono sentito ancora una volta … a CASA. Ora sì: grazie a tutti.
Ps. Vero è che esistono doverose priorità e partigianesimo ovunque, ma qualche sorriso in più da chi racconta (come il sottoscritto) la storia (piccola e grande) di questo e di altri sport, sarebbe stato gradito a fine gara. Da noi come da chi, oggi, è uscito sconfitto.
Come sempre, forza Castiglione.