Alessandria - Castiglione 0 - 1

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RASSEGNA STAMPA

Stadio comunale “Moccagatta” di Alessandria, sabato 27 ottobre 2012, ore 15:30
Lega Pro – Seconda Divisione, girone A
IX giornata del girone di andata

US ALESSANDRIA – FC CASTIGLIONE 0 – 1

US Alessandria:
Servili, Gambaretti, Boron, Menassi (dal 21’ Roselli), Cammaroto, Viviani, Mora, Caciagli (dal 69’ Ferretti), Rossi (dal 69’ Bianchi), Degano, Fanucchi.
Altri a disposizione: Pavanello, Barbagli, Tanaglia, Filiciotto.
Allenatore sig. Giovanni Cusatis

FC Castiglione:
Iali, Ruffini, Pini, Sandrini, Solini, Notari, Marongiu, Chiazzolino, Ferrari, Faroni (dall’88’ Prevacini), Talato (dal 79’ Mangili).
Altri a disposizione: Bason, Borghetti, Radrezza, Avanzini, Maccabiti.
Allenatore sig. Lorenzo Ciulli
Arbitro il sig. Emanuele Brodo di Viterbo, coadiuvato dal sig. Fassina di Bassando del Grappa e dal sig. Perissinotto di San Donà di Piave

Marcatore: 74’ Ferrari
Ammoniti: Mora, Degano, Fanucchi, Ferretti; Ruffini
Angoli: 3 a 3
Recupero: 1’ (I) e 5’ (II)
Spettatori: 1.100 ca.
NOTE: giornata autunnale, campo in ottime condizioni. La gara si è giocata di sabato per i festeggiamenti per i cento anni di storia della società piemontese.

Il commento di Ernesto Valerio:

CLUEDO
Una plancia, ventidue giocatori, un pallone che rotola come un dado, una trama dai contorni sfumati e non per questo scontata: come un gioco in scatola dalle regole scritte, il Castiglione targato Ciulli compie la sua partita settimanale da perfetto … serial killer. Stesso metodo, stesse mosse, stesso copione: un primo tempo sornione, con una “finta” ingenuità che maschera la più intrigante delle furbizie; una ripresa che parte alle corde, quasi un po’ scomposta e in cui gli avversari si ingegnano, a testa bassa, per tirare il dado (pardon: il pallone) giusto alle spalle del numero 1 rossoblu; e, alla fine, quel dolce coltello chiama Fausto Ferrari incide le difese avversarie come il famoso grissino nel tonno e decreta la fine della sua … vittima prescelta. Uno a zero, palla al centro. Ma partita in ghiacciaia, e vittoria in tasca.
In sole nove gare, è oramai la quarta vittoria che gli aloisiani centrano con un metodismo da Dexter: un solo gol, nessuno subito, poche azioni ma concrete. E soprattutto, tre punti in tasca. Diciotto punti in classifica ed un virtuale secondo posto (attendendo le gare della domenica) che metterebbero i brivid anche al più freddo degli assassini seriali.
Nella giornata di sabato, in uno stadio caldo anche se non esaurito (comunque 1.100 e rotti spettatori, in questi anni di calcio “malato”, sono un tesoretto invidiabile) per la festa dei cento anni che aspettava la squadra di casa (auguri Alessandria, è stato comunque un piacere ed un onore partecipare ad un pezzetto della tua lunga, e a tratti esaltante, storia sportiva), il Castiglione ha dato una dimostrazione di maturità e forza allo stesso tempo che, dopo due mesi di campionato, non vengono più letti come casualità o fortuna: questa squadra, qualcosa di forte e speciale ce l’ha. L’obiettivo resta la salvezza, magari con il lusso di ottenerla per tempo e senza patemi, ma sono giornate come queste che restano poi scritte nel grande libro della storia sportiva di un club. Non è da tutti svegliarsi una domenica di fine ottobre e leggere la classifica de l proprio primo anno di Lega Pro che ti certifica lassù in alto: e il Castiglione, da tempo, non è “tutti”. È unico, nei suoi mille pregi e nei suoi tanti difetti; difetti che però la fame di vittoria e la voglia di affermarsi vanno spesso a tradurre in carica positiva e proattiva, come un adolescente innamorato che sfrutta il suo goffo entusiasmo per conquistare la ragazza che sogna e, nonostante poche virtù apparenti (storia, budget, tradizione, tifo) riesce ad affermarsi. E a farlo anche in maniera duratura e vincente.
Non sappiamo come andrà a finire questa annata, ma sappiamo soltanto che per ora resta davvero un periodo DOC. Vino pregiato, in quella botte piccola che lo contiene buono.
Forza Castiglione.