OLGINATESE - CASTIGLIONE 0 - 1
GALLERIA FOTOGRAFICA
OLGINATESE - CASTIGLIONE 0 - 1
OLGINATESE: Sordi, Corti, Menegazzo, Mara, Cattaneo, Arioli, Laribi, Greco, Mazzini, Di Fiore, Beccalli (12’st Dotti – 32’st Bianchimano). A disp. Cutrone, Intravaia, Facconi, Formigoni, Bono, Nasatti.
All. Corti
CASTIGLIONE: Boccanera, Garattoni (15’st Camilli), Ruffini, De Angeli, Guagnetti, Chiarini, Mastrototaro, Lombardi, Cristofoli, Maccabiti (15’st Cazzamalli), Calandra (48’st Molnar). A disp. Lassandro, Dallamano, Tonini, Porto, Silajdzjia, Oliboni.
All. Delpiano
ARBITRO: Sig. Perissinotto sezione di San Donà di Piave
RETI: 39’st Guagnetti
NOTE: giornata piovosa, terreno in pessime condizioni. Spettatori 150 circa con rappresentanza ospite.
Ammoniti: Cattaneo, Arioli. Angoli: 4-5. Recupero: pt 0’, st 5’.
Il commento di Ernesto Valerio:
SAPER SOFFRIRE, UN MINUTO PIU' DEGLI ALTRI
Poeti, scrittori, sportivi, politici: ogni categoria umana ha provato a descrivere, concettualmente o meno, la vittoria.
Certamente non è operazione semplice, soprattutto senza scadere nella retorica o senza farsi prendere dalle emozioni provate prima, durante e dopo.
Il Castiglione di questa stagione facilita il lavoro a noi umili narratori sportivi della domenica: vittoria è crederci un minuto più degli altri, più dell'avversario. Un esser mai domi, unito alla capacità di saper soffrire: attenzione, non "la capacità di soffrire" ma di "saper soffrire". Perchè a soffrire sono capaci in molti di più, ma saperlo fare non è cosa da tanti: anzi, è da pochi, pochissimi. Come i pugili vincenti, che sono per lo più coloro che non solo incassano bene il pugno dell'avversario, ma sanno come incassarlo, come assorbirlo, come far stancare chi si ha davanti. Delpiano, tra le tante lezioni impartite ai suoi ragazzi quest'anno, ha saputo ben spiegare il "saper soffrire": dosare le forze, far stancare gli avversari mettendoli nelle condizioni di provare, senza successo, ad essere pericolosi, intuire quando poter affondare il colpo. Ecco perchè laddove gli altri vivono la casualità del gol nel finale, noi ci arriviamo con abitudine: perchè sappiamo come soffrire, e duriamo un minuto più degli altri.
Guardate l'orologio e credeteci sempre, insieme a noi.
Forza Castiglione!