CASTIGLIONE CILIVERGHE 1 - 0
CASTIGLIONE CILIVERGHE 1 - 0
CASTIGLIONE: Boccanera, Garattoni, Ruffini, De Angeli, Guagnetti, Chiarini, Silajdzjia (29’st Camilli), Lombardi, Cristofoli, Maccabiti, Bignotti (22’st Mastrototaro). A disp. Lassandro, Cazzamalli, Tonini, Porto, Bottoli, Dallamano, Oliboni.
All. Delpiano
CILIVERGHE: Pancera, Dosso, Paderni, Bersi, Andriani, Minelli, Ligarotti, Gjonaj, Mucchetti (22’st De Angelis), Franchi, Mauri (37’st Roma). A disp. Lazzarini, Moretti, La Teano, Moé, Cima, Capelli, Pasini.
All. Quaresmini
ARBITRO: sig. Del Toso sez. di Maniago (Copparoni – Trillo)
RETE: 49’ST Garattoni
NOTE: giornata soleggiata, temperatura gradevole, terreno in buone condizioni. Spettatori 350 circa.
Ammoniti: Bignotti, Cristofoli, Minelli. Angoli: 9-3.
Recupero: pt 2’, st 5’.
il commento di Ernesto Valerio:
CORSI E RICORSI STORICI
Si dice spesso che il calcio sia fatto di "segnali": la gara di oggi ne ha contenuti parecchi, dal rigore (generoso e confuso, per stessa ammissione dei protagonisti ospiti) parato dal consueto super Boccanera al gol al penultimo minuto di Garattoni, un difensore tanto giovane quanto generoso ma che, per storia, mai era entrato prima nella sua carriera nel tabellino dei marcatori.
Nella stagione in cui vincemmo il campionato di serie D, ne ricordiamo uno uguale di gol: anche lì era un giovane, difensore, mai prima sul tabellino: Borghetti. Giocavamo in casa col Seregno, eravamo sotto e tutto il castello costruito fino a quel momento sembrava sul punto di crollare. Ed invece da due passi, "Borgo" re-indirizzò una partita sul binario giusto e diede il "la" definitivo al successo in campionato. Sarà forse che, quanto le cose vanno bene, la memoria tende ad incanalarsi verso i binari della nostalgia positiva, quella lucida malinconia che ti fa ricordare con ancora più serenità le cose belle e ti fa vivere di metafore "autoavveranti" quelle che stai provando in quel momento.
Sarà dicevamo, ma sarà anche davvero che della storia che vivi ne sei artefice in prima persona, dei successi e delle sconfitte, delle gioie e dei dolori. E quando non hai paura di queste emozioni, la storia te la scrivi davvero in prima persona. Stiamo nuovamente mettendo sulla carta il nostro romanzo, e lo stiamo facendo stasera da primi (solitari) della classe, checchè ne dicano altri sempre e comunque contro tutto e tutti: dai rigori concessi agli avversari a quelli non dati ai rossoblù, dal volare di ammonizioni a spot al chiacchiericcio cui fuori città in tanti si fanno larga la bocca.
Ci siamo, stiamo scrivendo e soprattutto: ci crediamo. Perché abbiamo saputo farlo una volta, e sappiamo rifarlo ancora.
Forza Castiglione!