CASTIGLIONE - PERGOLETTESE 1 - 0
Stadio “San Pietro – Lusetti” di Castiglione d/S., domenica 28 settembre 2014 – ore 15
Serie D, girone B – Quinta giornata del girone di andata
FC CASTIGLIONE – PERGOLETTESE 1 – 0
FC CASTIGLIONE:
Boccanera, Garattoni, Ruffini, De Angeli, Chiarini, Guagnetti, Silajdzjia, Cazzamalli (dal 58’ Bignotti), Cristofoli, Lombardi (dal 75’ Mastrototaro), Maccabiti (dal 58’ Camilli).
Altri a disposizione: Lassandro, Oliboni, Rinaldi, Tonini, Bottoli, Porto.
Allenatore sig. Alessio Delpiano
PERGOLETTESE:
Montaperto, Arpini, Maggi (dall’84’ Floccadori), Bastone, Scietti, Patrini, Brunetti (dal 74’ Martinelli), Tacchinardi, Lorenzi, Manzoni, Bigotto (dal 61’ Sangiovanni).
Altri a disposizione: Mazzetti, Zanoni, Ardini, Compaore, Nufi, Urmi.
Allenatore sig. Roberto Venturato
Arbitro il sig. G. Camplone di Pescara, coadiuvato dai sigg. A. Catamo e L. Spreafico
Marcatore: 62’ Cristofoli
Ammoniti: De Angeli; Manzoni
Espulso all’85’ Arpini per doppia ammonizione
Angoli: 6 a 6
Recupero: 1’ (I) e 3’ (II)
Spettatori: oltre 400, abbonati compresi. Paganti 274.
NOTE: giornata di sole, campo in buone condizioni. Ottima la rappresentanza ospite nel settore dedicato.
Il commento di Ernesto Valerio:
“il destino è un colpo di biliardo / a volte la buca la decidi tu / a volte chiudi gli occhi tiri e non ci pensi più”: minuto 62 di una partita combattuta, equilibrata. Di quelle che ti danno la sensazione che possa sbloccarsi solo con un calcio da fermo. Calcio d’angolo: teso, a centro area. Cristofoli impatta di testa, talmente bene e con la giusta rabbia che il rumore dell’inzuccata si sente fin su in tribuna. Gol, 1 a 0 e palla al centro. “A volte chiudi gli occhi e non ci pensi più”, e la palla va dentro. Quanto piace questo Castiglione cinico e tosto, duro come gli attributi che i ragazzi di mister Delpiano tirano fuori ogni domenica. Checché se ne dica, alla fine la gente vuol vedere l’impegno, in tutte le cose: in un’epoca sciatta ed approssimativa (purtroppo) come quella che viviamo oggi, le persone amano vedere che ciò che si fa, come lavoro o come passione, viene fatto con impegno, con sudore, lottando per ogni singolo centimetro. Vero, “il destino è un colpo di biliardo”: ma il destino lo si può affrontare conoscendo le regole e sapendole applicare, magari riuscendo a sfruttare anche le proprie capacità e qualità. E la palla la si riesce a mettere in buca anche quando il tavolo sembra dire il contrario.
Cinque partita, cinque vittorie. Zero le reti subite, con un Boccanera super e “ vintage” anche oggi (bellissimo il cappellino bianco in stile anni Ottanta sfoggiato nel primo tempo per tenere a bada il sole estivo che riscaldava il Lusetti) ed una difesa che, pur cambiando negli uomini, non varia nel risultato. Nove quelle fatte, con il pokerissimo di Ciliverghe a dare spessore ai quattro 1-0 / 0-1 delle altre gare. “La Juve della D”, diceva qualcuno oggi in tribuna (mentre altrettanti si toccano, con meravigliosa scaramanzia, un po’ ovunque). Che sia Juve, che sia Roma, che siano Messi o Ronaldo i termini di paragone poco importa, davvero. Contano i risultati che stanno ri-entusiasmando una piazza che il pallone lo ama, e che ama flirtare con le belle prestazioni di … attributi. Lo ripetiamo perché è diventato orgoglio, questa caratteristica: ad avercene così, in tutte le cose che facciamo ogni giorno.
Forza Castiglione!
PS. Il calcio è anche educazione ed esempio: un plauso a questi ragazzi che, a fine gara, nel festeggiare con la tribuna del Lusetti hanno portato con loro i piccoli raccattapalle a bordo campo. Un segnale bello ed importante, perché loro sono tra i primi esempi (sportivi e non) di questi futuri uomini e (forse) calciatori. Davvero complimenti ragazzi.