CASTIGLIONE - LECCO 1 - 2
Stadio “San Pietro – Lusetti” di Castiglione delle Stiviere 16 NOVEMBRE 2014
FC CASTIGLIONE - CALCIO LECCO 1 - 2
CASTIGLIONE: Boccanera, Garattoni (65' Silajdzjia), Porto (74' Tonini), De Angeli, Molnar, Chiarini, Lombardi, Cazzamalli, Cristofoli, Bignotti, Oliboni (65' Maccabiti). A disp. de Antoni, Calandra, Guagnetti, Mastrototaro, Rinaldi, Camilli.
LECCO: Frattini, Di Stefano, Bugno, Vignali, Redaelli, Tignonsini, DiGioia, Baldo (77' Putignano), Capogna (82' Marino'), Buonocunto, Cardinio. A disp. migliari, Alushaj, Aldeghi, Raiola, Ramadan, Rigamonti, Romano. All. Cotroneo
ARBITRO: Sig. Matteo Marchetti sez. Ostia Lido (Biava-Vayr)
RETI: 1' Capogna, 2' Cristofoli, 57' Capogna
NOTE: giornata di sole, terreno in ottime condizioni. Spettatori 600 circa.
Angoli: 3-1.
Ammoniti: Oliboni, Vignali, Capogna, Tonini, Di Gioia.
Espulso Cazzamalli all'82.
Recupero: pt 0', St 5'
Il commento di Ernesto Valerio
Ad esser buoni non si fa quasi mai peccato ma,
molto spesso, ci si rimette. Tanto nella vita quanto nel calcio, che per definizione nel suo essere sport popolare si guadagni i gradi, spesso e volentieri, di metafora dell'esistenza.
Castiglione è un esempio fulgido di comportamenti corretti, dal campo agli spalti passando per i nostri tesserati di qualsiasi età e categoria. E anche la dirigenza, nella sua militanza decennale (se non di più) ha sempre avuto dalla sua una correttezza ed educazione che non trova pari in questo mondo: è per questo che mai alziamo la voce, mai una parola fuori posto verso un avversario o verso l'arbitro, mai un comportamento verbale e non che vada al di là della buona norma. Però a volte, o anche una sola volta, la musica cambia: mio padre mi diceva sempre che quando un buono si arrabbia è meglio stargli di fianco perchè la sua reazione è molto più grave e pesante di quella di chi è cattivo ogni giorno.
La misura è un po' colma qui a Castiglione, e mi riferisco al modo in cui sembra volgere il comportamento di chi dirige (ed influenza) la gara. Mi si dirà: facile parlare così dopo una sconfitta in casa. No, perchè questa situazione l'avevo "denunciata", seppur sotto voce, anche in gare precedenti quando il risultato ci aveva sorriso. E' sistematico, per non dire matematico, che il Castiglione riceva un trattamento superficiale, con quel mix di pressappochismo e arroganza (pur nella loto dicotomia) che alla lunga sta esaurendo la pazienza di molti. Un comportamento sistematico che vediamo in campo, con decisioni che anche quando non sono eclatanti (ad es. un rigore contro , una espulsione, ecc.) denotano uno "spostamento del giudizio" - diciamo così - verso l'avversario di turno: nel dubbio, in sostanza, si va contro. Che sia un fuorigioco, che sia un fallo, che sia un giallo, che sia una azione dubbia.
Questo, ripetiamo, non verso un avversario specifico ed identificabile ma, molto più semplicemente, "contro" di noi. Questo perchè mentre altrove, in settimana e nei dopo gara, si grida, si fa caciara, si alza la voce e si battono poi i pugni in federazione in settimana, qui a Castiglione si cerca di essere sempre collaborativi, nel buon "porgere la guancia" e nella buona educazione che da sempre ci è amica e fidata consigliera. Questo "sfogo" odierno non significa che da domani qui si cambierà registro, anzi: forse saremo ancora più pacati e rispettosi, sereni e sorridenti. Ma lo saremo con una malizia diversa e con una, mi si passi il termine, scaltrezza diversa: sapremo comportarci anche noi, quando servirà, così come - evidentemente - è d'uopo e d'abitudine ovunque.
Forza Castiglione.