Stadio “San Pietro – Lusetti” di Castiglione delle Stiviere, domenica 26 gennaio 2014 – ore 14:30
Lega Pro, Seconda Divisione – Girone A
IV giornata del girone di ritorno
FC CASTIGLIONE – ALESSANDRIA 0 – 1
FC Castiglione:
Iali, Ruffini, Pini, Vignali, Guagnetti, Battaglia, Talato (dal 77’ Munarini), Taddei M., Romero, Orlandi (dal 69’ Prevacini), Rossi (dal 66’ Curcio).
Altri a disposizione: Bonato, Dal Compare, Gambaretti, Oliboni.
Allenatore sig. Lorenzo Ciulli
Alessandria:
Poluzzi, Ferrani, Sabato, Baiocco, Sirri, Valentini, Spighi (dal 92’ Tanaglia), Cavalli (dal 77’ Mariotti), Morga, Scotto (dal 59’ Rantier), Mora.
Altri a disposizione: Servilli, Cammaroto, Sampaolesi, Taddei R.
Allenatore sig. Luca D’angelo
Arbitro il sig. P. Cangiano (Napoli), coadiuvato dai sigg. Sgheiz e Argento
Marcatore: 53’ Ferrani
Ammoniti: Vignali, Battaglia, Romero; Sabato, Morga
Angoli: 7 a 8 per l’Alessandria
Recupero: 1’ (I) e 4’ (II)
Spettatori: 430ca., paganti 330 abbonati compresi. Incasso 1.200 € ca., rateo abbonamenti compreso
NOTE: giornata di sole, campo in ottime condizioni.
Il commento di Ernesto Valerio:
UN POSTO AL SOLE
“A cosa è dovuto quel lasciarsi andare che ogni tanto ci coglie, quella spossatezza, quel cedere volontariamente e voluttuosamente alla propria rassegnazione, se non a un pressante bisogno di riposo da una continua e faticosa tensione verso una felicità così difficile da raggiungere, ma che, nonostante tutto, si vuole raggiungere?”. Il Castiglione di oggi lo ha cercato il proprio posto al sole, la propria felicità. E lo ha fatto al cospetto di una squadra che, al netto della storia, del blasone, del proprio seguito, è di una caratura e di una tecnica superiori. È andata male, come tante volte (oramai) in questo sciagurato campionato. Archiviamo un’altra sconfitta interna, con un “classico” 0 a 1 in cui il risultato è più bugiardo di una illusione d’amore: nei primi 45 minuti, abbiamo visto (forse) il miglior calcio della stagione, con i ragazzi di mister Ciulli vicini alla rete in quattro occasioni, due a testa per Talato e Romero. Soprattutto su Talato: il suo colpo di testa smanacciato incredibilmente da Poluzzi aveva già fatto gridare al gol. La ripresa ha invece parlato un’altra lingua, quella del cinismo e della legge del più forte: quel che vale in natura, lo sappiamo, vale anche nel calcio. Ed è così che Ferrani (ultimo arrivato nel ricco parterre piemontese) trasforma in oro la prima, vera palla gol ospite al minuto 53: stacco di testa su calcio di punizione di Cavalli (che coppia a centrocampo con l’ex Perugia, Catania e Juventus Baiocco!) ad anticipare tutti, Iali compreso. 0 a 1 e palla al centro: o meglio, palla in ghiacciaia. Perché dalla lì alla fine, oltre all’isterismo e alla frenesia orgoglioso dei rossoblu, si produce poco. Quasi nulla, in termini di azioni concrete da rete. La porta di Poluzzi resta senza sussulti, e i cambi non sortiscono nessun effetto se non quello di completare i tabellini a disposizione della folta tribuna stampa odierna. Alla luce dei risultati delle altre cambia poco, perdiamo un punto ed una gara da qui alla fine. La matematica non è un’opinione, ma non è neanche lavoro di fantasia.
Forza Castiglione.