Stadio “Tullo Morgagni” di Forlì, domenica 16 febbraio 2014 – ore 14:30
Lega Pro, Seconda Divisione – Girone A
VII Giornata del girone di ritorno
FORLI’ – FC CASTIGLIONE 1 – 0
Forlì:
Tonti, Jidayi, Vesi, Ferrini, Drudi (dal 64’ Barbagli), Senese (dal 79’ Gerolino), Nappello (dal 71’ Djuric), Cejas, Docente, Evangelisti, Melandri.
Altri a disposizione: Casadei, Bergamaschi, Tonelli, Bernacci.
Allenatore sig. Roberto Rossi
FC Castiglione:
Bonato, Gambaretti, Pini, Redaelli, Guagnetti, Battaglia, Talato (dal 60’ Prevacini), Taddei, Romero, Orlandi (dall’82’ Munarini), Curcio (dal 60’ Rossi D.).
Altri a disposizione: Iali, Dal Compare, Vignali, Oliboni.
Allenatore sig. Lorenzo Ciulli
Arbitro il sig. Livio Marinelli di Tivoli, coadiuvato dai sigg. I. Rizzato (Rovigo) e F. Zancanaro (Treviso)
Marcatori: 43’ Melandri
Ammoniti: Docente, Vesi, Ferrini, Senese, Jidayi, Melandri; Taddei, Pini
Angoli: 6 a 4 per il Forlì
Recupero: 2‘ (I) + 5‘ (II)
Spettatori: oltre 1.000, dato non comunicato
NOTE: giornata primaverile, campo in ottime condizioni.
Il commento di Ernesto Valerio:
BOYS DON’T CRY
Capisci che è una domenica no quando, a due passi dalla porta, la spari tre volte addosso al portiere o al difensore avversario con tre tuoi diversi giocatori. O quando, dieci minuti dopo, il portiere avversario ti stoppa il tap-in a mezzo metro dalla riga, tiretto che sette giorni prima (quando girava) avresti messo dentro cento volte su cento tentativi. Inutile negare che quella odierna è una sconfitta che pesa. E pesa parecchio. Perché venivi da due vittorie consecutive (come loro), venivi da un mercato invernale che ti aveva ridato uomini e speranze (come loro), perché la consideravi una delle “finali da qui al termine del campionato” (come loro), perché era - in fin dei conti - uno scontro diretto. Lo abbiamo perso, allontanando il treno play out di un punto (dati i risultati altrui) e di una partita. Era dura prima, figurarsi ora. “Boys don’t cry”, come cantavano i The Cure: i ragazzi non piangono. Per carità, di lacrime avremmo dovuto versarne già e non l’abbiamo fatto perché, e abbiamo detto anche questo, fino all’ultimo istante possibile, all’ultimo respiro concesso dalla matematica (più che dalla forza), nessuno molla. Anzi, per quanto incredibile e miracoloso lo si debba chiamare ad oggi l’obiettivo play out, la “mission” non arretra di un centimetro.
Inizia tra poche ore la settimana più … calda dell’anno, pur essendo soltanto in febbraio: è la settimana pre derby. Perché, per quanto possa essere bollata sulla carta come “una gara come tutte le altre”, non lo può e potrà mai essere. Perché la cornice di pubblico è diversa, e vedere (e sentire) il Lusetti pieno dà un’altra ottica alla gara. Perché tra cugini, anche se di nobiltà e blasone diverso, c’è sempre qual cosina in più da ridire. Perché piace a tutti, in provincia, vivere una settimana sopra le righe del quotidiano, spingendosi verso quel brivido che solo una sfida così vicina territorialmente può dare. In più, quest’anno, mettici “il carico a bastoni” della classifica et voilà, il gioco è fatto. A prescindere, boys don’t cry.
Forza Castiglione.