Stadio “Rino Mercante” di Bassano del Grappa (Vicenza), domenica 6 aprile – ore 15
Lega Pro, Seconda Divisione – Girone A
XIV giornata del girone di ritorno
BASSANO V. S. – FC CASTIGLIONE 0 – 0
BASSANO:
Rossi G., Toninelli, Semenzato, Cenetti, Pelagatti, Bizzotto, Furlan (dal 71’ Cortesi), Proietti, Pietribiasi (dal 74’ Maistrello), Berrettoni (dall’81’ Guccione), Iocolano.
Altri a disposizione: Oombardi, Stevanin, Zanella, Arati.
Allenatore sig. Mario Petrone
FC CASTIGLIONE:
Bonato, Gambaretti, Pini, Redaelli, Guagnetti, Ruffini, Prevacini, Taddei, Munarini (dal 58’ Orlandi), Curcio (dal 74’ Oliboni), Talato (dal 58’ Romero).
Altri a disposizione: Iali, Dal Compare, Paruzza, Rossi D.
Allenatore sig. Lorenzo Ciulli
Arbitro il sig. Lorenzo Bertani di Pisa, coadiuvato dai sigg. L. Cassarà (Cuneo) e F. Boz (Aosta)
Ammoniti: Gambaretti
Angoli: 11 a 4 per il Bassano
Recupero: 0’ (I) + 3‘ (II)
Spettatori: 1.700ca., abbonati compresi. Incasso non comunicato.
NOTE: giornata di sole, stadio a festa per la festa promozione dei locali. Campo in condizioni eccellenti.
Il commento di Ernesto Valerio:
FESTA ALTRUI
Senza rovinare la festa altrui, abbiamo dato e detto del nostro anche oggi. Che strano questo campionato che ci vede impattare zero a zero in casa della prima in classifica, il Bassano, che con il punto di oggi sancisce il trionfo stagionale; e che strano nel sentire le parole della stampa locale, a fine gara: “all’andata ci avevate fatto soffrire moltissimo, e oggi avete dimostrato di essere tra le migliori squadre viste giocare qui”. Lettera più, lettera meno. Ma dalle sole parole non arrivano punti, e salutiamo un’altra buonissima gara con poca posta in palio e qualche pacca sulle spalle. Il Castiglione visto oggi in campo, con tante novità dal primo minuto, ha saputo reggere l’onda emotiva dei padroni di casa che volevano, giustamente, strafare davanti al pubblico di casa, lustrato a festa per l’occasione (oltre 1.700 i presenti). E ha avuto anche un paio di occasioni e mezzo per fare lo sgambetto ai giallorossi, a testimonianza ulteriore di quanto sia alto il rammarico con il quale si andrà a chiudere questo nostro secondo campionato di Lega Pro. Il Castiglione diventa, a tre giornate dalla fine, anche arbitro del campionato: Delta Porto Tolle dentro, Pergolettese fuori le prossime due gare prima della “passerella delle retrocesse” col Bra nell’ultima in casa. E nel mezzo, tante squadre ben più blasonate (di storia e di portafoglio) a giocarsi le ultime speranze di salvezza (alcune salvezza non solo di campionato e categoria, ma anche del proprio futuro) e a buttare un occhio ai nostri risultati. La gara col Rimini, così come quella di sette giorni fa a Cuneo o quella odierna di Bassano, dimostrano come ci sia la volontà, nonostante la partecipazione alle feste altrui da comparse, di giocarsela fino all’ultimo con la “spensieratezza” del non avere nulla da perdere e con la “leggerezza” del gioco semplice. Una condizione psicologica invidiabile, al netto delle considerazioni sulla classifica: peccato che il calcio non sia solo gioco di testa e di psiche perché, altrimenti, ci saremmo immersi in questa “quiete sportiva” con qualche settimana di anticipo. E magari avremmo ora qualche punto in più.