Stadio “San Pietro – Lusetti” di Castiglione delle Stiviere, domenica 24 novembre 2013 – ore 14:30
Lega Pro, Seconda Divisione – Girone A
XIII giornata del girone di andata
FC CASTIGLIONE – CUNEO 2 – 2
FC Castiglione:
Iali, Dal Compare, Cafferata (dal 79’ Sevieri), Vignali, Ruffini, Lanzolla, Gambaretti, Mangili (dal 69’ Zaro), Curcio, Oliboni, Rossi.
Altri a disposizione: Bonato, Patacchiola, Chiazzolino, Rinaldi, Azzali.
Allenatore sig. Lorenzo Ciulli
Cuneo:
Anacoura, Quitadamo, Donida, Hamlili, Antonelli, Cristini A., Palazzolo (dal 69’ Corsetti), Cristini M., Torri, Fannucchi, Martini (dall’86’ Maimone).
Altri a disposizione: Gagliardini, Mucciante, Gonzi, Falasca, Tempesti.
Allenatore sig. Andrea Sottil
Arbitro il sig. Vincenzo Ripa di Nocera Inf., coadiuvato dal sig. V. Sala e dalla sig. ra E. Cappello
Marcatori: 5’ Cristini M., 38’ Oliboni, 59’ Rossi, 74’ Martini
Ammoniti: Gambaretti, Oliboni, Zaro; Quitadamo, Fannucchi
Angoli: 5 a 2 per l’FC Castiglione
Recupero: 1’ (I) e 3’ (II)
Spettatori: oltre 300, paganti 206 – abbonati compresi.
NOTE: giornata fredda ma cielo sereno, terreno in ottime condizioni. Osservato ad inizio gara un minuto di raccoglimento per le vittime del nubifragio in Sardegna.
Il commento di Ernesto Valerio:
CUNEO FISCALE
Metafora facile, confesso di averla pensata in settimana e di averla già pronta a fine gara per l’editoriale che accompagna da quattro stagioni le avventura calcistiche rossoblu. Ma, a veder la partita in campo e a commentarne i fatti col consueto “senno del poi”, quella del cuneo fiscale (“il cuneo fiscale è un indicatore percentuale che indica il rapporto tra tutte le imposte sul lavoro - dirette, indirette e contributi previdenziali - e il costo complessivo del lavoro”, ci insegna il web) è una metafora che calza bene, per questa gara come per tutto il campionato dei ragazzi di mister Ciulli, finora. Perché è un Castiglione che oggi raccoglie solo un punto, e lo fa dovendo mettere in gioco tutto se stesso, ed anche qualcosina di più: come a dire, fare tantissimo per ottenere meno di quanto meritato, sudato, studiato e, alla fine, sperato. È un peccato, anche se il bicchiere che abbiamo in mano, rimasto vuoto per lunghi tratti di campionato, oggi sembra un po’ più pieno del solito: non siamo ancora alla fatidica metà, ma … sembra non mancare molto. Condizionale d’obbligo ahinoi, perché ogni gara che andiamo ad affrontare sembra una vera e propria battaglia di nervi, con una tensione talmente alta che fa perdere di vista quello che sarebbe il bello dello stadio: godersi la gara e lo spettacolo consapevoli che, di lì a sette giorni, ci saranno altre occasioni per rifarsi. Ed invece questa maledetta riforma ammazza-campionato ha trasformato le domeniche in patemi individuali e “drammi” collettivi, con la sensazione di vivere una finale a cardiopalma ogni sette giorni. E costringendo formazioni giovani come quella rossoblu a dover cercare di mettere settimanalmente il 110, 120% in campo per provare ad ottenere qualcosa di più. I tre punti li abbiamo accarezzati oggi, eccome se li abbiamo accarezzati! Ci avevamo fatto anche il callo e l’abitudine, ma: fatal du Martini, ed un colpo di testa al 74’ tanto in solitudine da sembrare irreale. Ci resta un punto, ci resta una leggera onda nel mare ancora scuro della classifica e la sensazione, quella già bella presente, di vivere da qui a sette giorni un’altra … finale. E siamo solo a novembre. Diceva John Fante, anzi lo scriveva: “aspetta primavera, Bandini”.
Ce la possiamo fare, ce la possiamo giocare con tutti. Forza. Forza. Forza.
C’mon Castiglione!