Stadio “Danilo Martelli” di Mantova, domenica 20 ottobre 2013 – ore 15
Lega Pro, Seconda Divisione – Girone A
VIII giornata del girone di andata
MANTOVA FC – FC CASTIGLIONE 3 – 0
Mantova FC:
Festa, Cardin, Vecchi, Spinale (dal 78’ Fortunato), Bini, Olivi (dall’82’ Rickler), Floriano, Quadri, Masini, Schiavini, Zanetti (al 67’ Gilioli).
Altri a disposizione: Bavena, Pondaco, De Respinis, Alberti.
Allenatore sig. Antonio Sala
FC Castiglione:
Iali, Ruffini, Pini, Vignali, Lanzolla, Patacchiola, Mangili (dal 53’ Sevieri), Chiazzolino, Curcio, Orlandi (dall’82’ Cardella), Maccabiti (dal 53’ Munarini)
Altri a disposizione: Bonato, Dal Compare, Gambaretti, Rossi.
Allenatore sig. Lorenzo Ciulli
Arbitro il sig. Niccolò Baroni di Firenze, coadiuvato dal sig. Orlando di Empoli e dal sig. Rugini di Siena
Marcatori: 30’ Masini, 32’ Floriano, 42’ Schiavini,
Ammoniti: Olivi; Mangili, Pini
Angoli: 4 a 8 per l’FC Castiglione
Recupero: 2’ (I) + 3‘ (II)
Spettatori: 2.200 ca., quota abbonati compresa.
NOTE: giornata grigia, pioggia (a tratti intensa) per oltre mezz’ora nel secondo tempo. Campo in buone condizioni.
Il commento di Ernesto Valerio:
HARAKIRI
Recita il dizionario: L’harakiri “è un termine giapponese che indica un rituale per il suicidio in uso tra i samurai”. Il linguaggio occidentale, soprattutto quello sportivo, ne ha traslato il significato eleggendolo a termine-simbolo dell’autolesionismo: il Castiglione del secondo derby stagionale conferma le sue debolezze caratteriali, la sua ingenuità (un esempio su tutti: nell’occasione del primo gol, il corner non era stato visto ed assegnato dall’arbitro, ma è stato concesso su indicazione degli uomini della difesa aloisiana. Tiro dalla bandierina, testa di Masini e gol: vantaggio locale. Ben venga il fair play, ma questo è farsi male – altro che correttezza sportiva). Continua a prendere poi reti su errori individuali, cedendo psicologicamente agli avversari: oggi sono bastati quindici minuti ad un cinico Mantova per piegare i ragazzi di mister Ciulli sotto un indiscutibile, col senno di poi, tre a zero. Quindici minuti di black out totale, a tratti inspiegabile, che ha consegnato in mano ai biancorossi la gara e l’intera posta in gioco. Eppure, paradossalmente, era stato il Castiglione a farsi preferire nella prima mezz’ora di gioco, con un paio di buone sortite offensive (positivissimo l’impatto della new entry Orlandi) ed addirittura cinque corner collezionati in meno di venti minuti.
Ingenuità, errori individuali, autolesionismo: sconfiggendo questi tre nemici, il Castiglione può risorgere. Ma deve farlo in fretta. E deve farlo, a questo punto senza più nessun “se” e nessun “ma”, già domenica prossima. Il primo, vero scontro diretto della stagione contro la Sassari Torres: sarà la nona del girone di andata, siamo vicini al primo/terzo del campionato e non fare bottino pieno contro i sardi significherebbe davvero compromettere tanto. Non tutto, per carità, ma tanto sicuramente sì. Per questo, andiamoci a riprendere noi stessi, andiamoci a riprendere la vittoria, andiamoci a riprendere questo campionato.
Forza Castiglione.