Stadio “Romero Neri” di Rimini, sabato 16 novembre 2013 – ore 14:30
Lega Pro, Seconda Divisione – Girone A
XII giornata del girone di andata
AC RIMINI – FC CASTIGLIONE 1 -2
AC RIMINI:
Scotti, Brighi A., Sereni, Amati (dal 52’ Valeriani), Rosini, Martinelli, Baldazzi, Spinosa, Zanigni (dal 69’ Fall), Nicastro, Del Sole.
Altri a disposizione: Zanier, Gasperoni, Scarabelli, Catalano, Bussi.
Allenatore sig. Marco Osio
FC CASTIGLIONE:
Iali, Dal Compare, Cafferata, Vignali, Ruffini, Pini, Gambaretti, Mangili, Curcio (dal 92’ Chiazzolino), Oliboni, Rossi (dal 79’ Zaro).
Altri a disposizione: Bonato, Sevieri, Rinaldi, Mujic, Azzali.
Allenatore sig. Lorenzo Ciulli
Arbitro il sig. Carlo Amroso di Paola, coadiuvato dai sigg. Diomaiuta (Albano Laziale) e Santoro (Roma)
Marcatori: 30’ Ruffini (rig.), 35’ Rossi, 94’ Valeriani
Ammoniti: Oliboni, Ruffini, Dal Compare; Martinelli,
Espulso al 78’ Pini per fallo da rigore
NB. Al 79’ Nicastro tira fuori un calcio di rigore
Angoli: 7 a 3 per il Rimini
Recupero: 1‘ (I) e 4‘ (II)
Spettatori: 1.440, abbonati compresi.
NOTE: giornata grigia e fredda, ma senza pioggia. Terreno molle ma in buone condizioni.
Il commento di Ernesto Valerio:
DA RIMINI A RIMINI
Il calcio è materia difficile. Impossibile prevederlo davvero, e dall’interpretazione a dir poco nebbiosa. Il Castiglione torna alla vittoria che mancava dallo scorso campionato - 2 a 0 interno proprio contro (ohibò) il Rimini, 21 aprile 2013 - e lo fa nella giornata più difficile: in trasferta, con un elenco di assenti lungo quanto lo scontrino di una spesa per l’ultimo dell’anno e dopo il pesante (psicologicamente) k.o. interno contro il Renate di sei giorni fa. E, soprattutto, in casa della seconda in classifica. I riminesi di mister Osio erano non solo imbattuti in casa ma avevano, addirittura, sempre vinto tra le mura amiche. Insomma, gli ingredienti per la debacle c’erano tutti. E invece viene fuori il Castiglione che “non t’aspetti” ma che speri (e un po’ sogni): cinico, veloce, cattivo, intelligente. Così, insomma, come lo vedi durante la settimana in allenamento e che ti fa venire il cruccio in testa: “perché non giocano così la domenica?”. Il rigore di Ruffini è il simbolo della rabbia e della fame che il capitano rossoblu in pectore dimostra quotidianamente, mentre il raddoppio di Rossi sintetizza la rivincita, verso se stessi e verso i critici tutti, di coloro che vogliono dimostrare di poterci stare in questa categoria, e di poterci stare bene. La paratissima di Iali, il rigore locale tirato fuori da Nicastro, l’uscita a testa alta e fiera di Pini (verso la tribuna biancorossa) dopo il rosso, la costante crescita di Dal Compare, le galoppate di Cafferata e la “scoperta” Oliboni: le altre istantanee di un sabato bellissimo che ci riconcilia con questa categoria e ce la fa sentire un po’ più addosso stanotte, con una domenica libera e leggera davanti.
Il Castiglione ci vuole stare in Lega Pro, e da Rimini può davvero iniziare un altro campionato. I play out sono lì a due passi, anzi: a tre, come i punti che separano i rossoblu dalla fatidica soglia della speranza. Da lì, poi, la permanenza in categoria la puoi raggiungere allungando un po’ la mano e tirando per il colletto chi ti precede: del resto, questo, non è proprio un campionato da fioretto.
Forza Castiglione!