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Renate - Castiglione 4 - 2

IL VIDEO DELLA PARTITA

GALLERIA FOTOGRAFICA

RASSEGNA STAMPA

Stadio “Città di Meda”, domenica 12 maggio 2013 – ore 15
Lega Pro, Seconda Divisione – Girone A
Ultima giornata del girone di ritorno

RENATE – FC CASTIGLIONE 4 – 2

Renate:
Santurro, Adorni, Morotti, Adobati (dal 68’ Ferrari), Galli N., Bergamini, Gualdi (dall’85’ Santonocito), Mantovani, Brighenti, Gaeta (dal 59’ Malivojevic), Zanetti.
Altri a disposizione: Galli R., Zita, Storani, Cioffi.
Allenatore Sig. Antonio Sala

FC Castiglione:
Iali, Ruffini, Pini, Sandrini (dal 68’ Varone), Solini, Notari, Marongiu (81’ Fabbrio), Mangili, Ferrari, Prevacini (dal 59’ Talato), Maccabiti.
Altri a disposizione: Bason, Borghetti, Faroni, Radrezza.
Allenatore sig. Lorenzo Ciulli
Arbitro il sig. Ivano Pezzuto di Lecce, coadiuvato dai sigg. Mosca e Croce di Chivasso
Marcatori: 6’ Maccabiti, 32’ Brighenti (RIG.), 56’ e 67’ Zanetti, 70’ Talato, 92’ Malivojevic

- Espulso Solini al 31’ per fallo da ultimo uomo ; espulso Ferrari al 44’ per proteste; espulso Maccabiti al 45’ per   fallo da dietro.
- Espulso dalla panchina Sandrini perchè non indossava la pettorina arancione del sostituito al 77’.
NB. Sandrini al 64’ si fa parare un rigore da Santurro, con un tiro centrale e debole.
Ammoniti: Brighenti, Gualdi; Notari
Angoli: 8 a 6 per il Renate
Spettatori: 400ca., incasso non comunicato.
Recupero: 3’ (I) + 3‘ (II)
NOTE: giornata calda e soleggiata, campo in ottime condizioni. Osservato un minuto di silenzio per la morte del senatore Giulio Andreotti.

Il commento di Ernesto Valerio:
Qualcuno dovrà spiegare come è stato possibile assistere ad un pomeriggio del genere, oggi a Meda. Qualcuno dovrà spiegare tre espulsioni in meno di un tempo: qualcuno dovrà spiegare se il rosso a Solini era da ultimo uomo, e se il fallo fosse iniziato da lui in area. Qualcuno dovrà spiegare se il rosso a Ferrari, per una parola di stizza come se dicono non cento, non mille, non diecimila in una gara, fosse da dover dare subito. Qualcuno dovrà spiegare se il rosso a Maccabiti significa saper gestire una gara, sapere in che modo e quando intervenire per  “stare sul pezzo” e calmare la situazione. Qualcuno dovrà spiegare il senso del rosso dato a Sandrini, in panchina e sostituito, reo (udite, udite) di non aver indossato la pettorina. E qualcuno dovrà spiegare se significa, ancora una volta, saper gestire una gara con il rosso diretto a mister Ciulli sulla strada degli spogliatoi. Qualcuno dovrà spiegare perché, a parti inverse, i rossi diventano gialli sbiaditi, o addirittura semplici rimproveri. Qualcuno dovrà spiegare il senso di tutto questo, di una gestione della gara in cui nulla è stato più lontano dal termine “raziocinio” come oggi:  “raziocinio”, cioè la “caratteristica intellettuale attribuita all'uomo […], la capacità di ragionare, di riflettere, ovvero la facoltà di ragionare e il buon uso di essa”. Riflettere, ragionare, BUON SENSO: tutto quello che oggi è stato ASSENTE INGIUSTIFICATO nella gestione di una gara fondamentale per una intera stagione, di una partita-spareggio per i play off. L’imbarazzo e il silenzio degli “addetti ai lavori” presenti oggi a Meda, durante e dopo la gara, vale più di mille parole e di mille editoriali: un silenzio assordante, immobile, che non consola ma che, anzi, fa ancora più rabbia. Qualcuno dovrà spiegare, ma non lo farà nessuno. Come nessuno ci dirà perché gli errori di chi gestisce non vengono premiati con turni di stop o retrocessioni di categoria, ma con promozioni in quelle superiori. Come nessuno ci spiegherà perché, nel 2013, ovunque nel mondo si riprenda una gara sospesa da punteggio e minuto dello stop, meno che nella nostra lega. Come nessuno ci spiegherà perché altrove ci si possa permettere di ingaggiare qualcuno da categorie molto superiori e non pagarlo, e non avere, praticamente, conseguenze: anzi, come tutto questo venga addirittura … celebrato. Ci sembra di assistere alla pubblicità del lotto: “ti piace vincere facile?”. Qualcuno dovrà spiegare, ma non lo farà. Un’accusa? Una polemica? No. Si chiama rabbia, ed è nella delusione di vedere una stagione di impegno e sacrificio andar via, così, per colpe non tue. Certo, il Castiglione ha perso punti per strada, come tutto. Certo, ha subito vantaggi e svantaggi che si equilibrano nel corso di una stagione dalle direzioni arbitrali. Ci sta, ci sta tutto. Ma ci sono eventi, ci sono date uniche, ci sono partite che vanno al di là dell’equilibrio e del bilancio della stagione, e che DEVONO essere giudicate a sé: oggi era, praticamente, uno spareggio. E ci è stata tolta la possibilità di giocarcelo a pieno. È questo che non scende, non scende giù. E non scenderà mai, resterà sempre nella storia sportiva di questa città, di questo club, di questi colori, di questi tifosi. Qualcuno dovrà spiegare, ma non lo farà. Ma noi saremo sempre qui a richiederlo, e a ricordarlo SEMPRE da oggi, in ogni occasione e sede: perché, evidentemente, vale anche qui la regola che vale in tutto il nostro strano paese: “in una discussione non vince chi ha ragione, ma chi urla più forte dell’altro”.
Forza Castiglione.
Ps. Se volete un “buon consiglio di lettura”, ecco un link: http://www.lanieriweb.com/varie/item/847-criscitiello-polemico-col-designatore-la-stagione-di-pezzuto-di-lecce.html

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